Duel of Champions recensione

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Il gioco di carte collezionabili ha ancora il suo fascino e tra Magic, Yu Gi Oh e Pokémon CCG, questo particolare ambito ludico - quello del gioco da tavolo tradizionale - non ha ancora ceduto terreno all'avanzata del videogame, nemmeno con un settore del mobile gaming che sembra voler fare le scarpe a tutti quanti nell'intrattenimento ludico. Il fascino del gioco cartaceo

e l'amore per il collezionismo feticistico, sono innegabilmente connaturati all'anima nerd d'ogni genere di (video)giocatori. Quanti di voi hanno mai speso tempo e denaro a causa un gioco di carte collezionabili o trading card game? Immagino quasi tutti; quella sensazione di attesa e speranza, che si ha all'acquisto di un nuovo pacchetto di carte che...chissà cosa nasconderà nel suo involucro di carta argentata. Dopo Electronic Arts con la modalità Ultimate Team del franchise Fifa, anche Ubisoft si è data da fare per sperimentare questo nuovo format videoludico fatto di carte e collezionismo, creando un TCG in versione digitale, un videogame che si sforza di ottenere un feeling identico a quello di un vero gioco cartaceo: fate largo a Might & Magic: Duel of Champions.

Com'è facilmente intuibile dal titolo, Might and Magic: Duel of Champions si appoggia totalmente alla mitologia di Might and Magic per creare carte, incantesimi, eroi ed eventi, quindi, se avete un minimo di dimestichezza con l'ultimo capitolo della saga, ritroverete facilmente tutti i personaggi che avete avuto già modo d'incontrare durante le vostre avventure.

Duelli 

Al primo avvio ci viene chiesto di scegliere uno dei sei domini - o fazioni - che contraddistinguono Duel of Champions: Rifugio, Inferno, Necropoli, accademia, Santuario, Roccaforte. Questa scelta influisce solo ed esclusivamente sul deck che avremo a disposizione per il primo approccio al gioco, un mazzo di carte che ci porteremo appresso per diverse partite, dal tutorial alle prime campagne in single player, fino al multiplayer. Il tutorial, denominato "campo d'addestramento", è strutturato in sei livelli che ci guidano attraverso una comprensione globale e spannometrica dei meccanismi di gioco.

La dinamica è davvero molto simile a quella di Might & Magic - quasi identica oseremmo dire - e quindi molto vicina anche a quella di Magic the Gathering. Il mazzo è composto da creature, incantesimi e carte fortuna, tutte sotto l'egida di una carta eroe di cui facciamo le veci, simbolo della nostra fazione e nostro alter ego durante i duelli sul campo di battaglia. Le creature sono il fulcro del mazzo e pilastro portante di ogni partita vincente: hanno un costo d'evocazione, e dei punteggi che ne caratterizzano potenza e resitenza. Le creature evocate sulla plancia di gioco non possono attaccare nello stesso turno nel quale vengono giocate, a causa della cosiddetta debolezza da evocazione, e il giocatore deve quindi attendere il turno successivo per portar l'attacco con il proprio esercito. Diversamente da quanto avviene in Magic, le creature hanno un punteggio di contrattacco non necessariamente uguale a quello offensivo, ciò significa che in difesa una creatura può rivelarsi più debole o più forte rispetto a quando è posta in posizione d'attacco: una variante semplice ma molto tattica, che aggiunge un pizzico di sale in più ai duelli di questo CCG.

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Diversamente dal gioco di Wizards of the Coast, non abbiamo possibilità di schierare un numero infinito di creature, bensì è necessario selezionare attentamente tra le carte nella nostra mano per riempire gli spazi limitati della griglia di battaglia, ovvero 4 creature nell'avanguardia degli attaccanti in mischia, e le 4 della retroguardia che attaccano dalla distanza. Questa cosiddetta griglia di battaglia, influisce pesantemente sul sistema di gioco, in quanto alcune carte incantesimo permettono ai giocatori di agire sulle righe o sulle colonne della griglia stessa. Le carte fortuna aggiungono invece ulteriori variabili di gioco: un po' come avviene con gli "imprevisti" nel Monopoli possiamo ottenere un vantaggio in punti o risorse aggiuntive da spendere per giocare le carte dalla nostra mano. Al termine del duello possiamo leggere una tabella di racap, che ci illustra brevemente l'andamento della partita, quindi le carte incantesimo e le creature giocate, nonché la durata del match e i danni portati al nemico così come quelli inflitti al nostro eroe.

Capite quindi come il livello di personalizzazione sia altissimo e che, anche considerando l'imprevedibilità insita in un gioco di carte, avrete sempre più o meno sotto controllo le vostre carte, e potrete così creare una vostra strategia. Ovviamente per rendere il vostro mazzo ancora più potente potrete acquistare nuove confezioni di carte più o meno rare, proprio come fareste recandovi in un negozio specializzato, e proprio su questa possibilità si basa il modello di business di Might and Magic: Duel of Champions. "Ubisoft ha progettato un sistema che non penalizza i giocatori che non vogliono spendere soldi veri" Tuttavia bisogna rendere merito a Ubisoft di aver progettato un sistema che permette a tutti di sviluppare il proprio mazzo, senza penalizzare i giocatori che non vogliono spendere soldi veri. Certo, chi è disposto a pagare avrà un accesso più rapido alle carte più potenti, ma le stesse carte sono disponibili anche per chi vuole usare soltanto i soldi che si guadagnano vincendo le partite. Senza contare che, alla fine, una buona strategia e una mano fortunata sono più potenti di qualunque creatura.

Preparare il Deck

Seppur non certo fondamentale in questo genere di produzioni, il comparto tecnico non sfigura affatto quando paragonato agli altri esponenti dell'attuale panorama free-to-play. Le carte sono raccontate grazie a delle discrete illustrazioni realizzate in tecnica pittorica, molto simili a quelle che contraddistinguono i giochi cartacei fantasy: immagini probabilmente recuperate dalla produzione dell'ultimo Might & Magic: Heroes. Anche l'interfaccia e la plancia di gioco sono molto ben realizzate e curate nei minimi dettagli, con una leggibilità sempre ottima e quindi un'esperienza di gioco davvero gradevole. Sfortunatamente non sono presenti particolari opzioni per quando riguarda la parte video, La colonna sonora è direttamente estrapolata dalla produzione di Might & Magic: una soundtrack epica ed elettrizzante in grado di rendere ancor più grandioso ogni duello, se non fosse per l'unica traccia a supporto di partite e menù, un loop che pur nella sua bellezza ha stancato dopo solo un'ora di gioco, costringendoci ad azzerare il volume dal pannello delle opzioni.

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